La curcuma è un’antica spezia molto utilizzata fin dall’antichità nella medicina tradizionale cinese. Con il suo colore giallo-arancio ed il suo aroma a dir poco penetrante è molto utilizzata anche nella cucina indiana. In particolare il suo sapore pungente deriva dalla presenza del turmerone.
La curcuma si ricava dalla polverizzazione del rizoma (un fusto carnoso simile a una radice) della curcuma longa. Quest’ultima è una pianta tropicale indiana appartenente alla stessa famiglia delle Zingiberacee, comprendente un totale di circa 80 specie.
Il termine “curcuma” deriva dalla lingua sanscrita “kum-kuma” e dall’arabo “kour-koum“, che significa appunto zafferano. La somiglianza con questa spezia preziosa è evidente anche per il suo colore giallo vivace, ma l’aroma è del tutto differente.
Gli esiti di diversi studi scientifici hanno dimostrato che la curcuma ha diverse proprietà uniche, ma anche delle controindicazioni da non sottovalutare.
È molto più di una “semplice spezia” ed è opportuno per questo affidarsi a degli esperti capaci di consigliare la giusta metodologia di assunzione. Un suo abuso, infatti, causa nausea e diarrea.
Inoltre, secondo le raccomandazioni di un team di ricerca dell’Università del Maryland, la combinazione tra curcumina e farmaci anti-diabete potrebbe abbassare eccessivamente la glicemia.
Tra i suoi benefici ritroviamo:
- attività antinfiammatoria
- antitumorale naturale
- azione analgesica
- azione neuroprotettiva
La curcuma come antiossidante e antinfiammatorio
Lo stress ossidativo è una problematica che si manifesta nel corpo quando i livelli di radicali liberi dannosi raggiungono un valore così elevato che i composti antiossidanti, responsabili della loro eliminazione dal corpo, non riescono più a contrastarli. I radicali liberi sono capaci di modificare geneticamente le nostre cellule, danneggiandole in maniera irreversibile.
A tal proposito anche la curcuma può essere d’aiuto grazie alla sua funzione di antiossidante. Ha, inoltre, un’azione protettiva e antinfiammatoria su fegato e pancreas.
Tra l’altro, evidenze scientifiche, confermano che la curcuma è capace di aumentare i livelli di HDL nel sangue, cioè del colesterolo buono e di diminuire l’LDL, cioè il colesterolo cattivo e dannoso.
Deduciamo già da queste poche indicazioni che la curcuma è un validissimo dono della natura, ma proprio a causa della sua potenza deve essere assunta con intelligenza. Nelle giuste dosi, ma anche associata ad altre sostanze naturali, le sue funzioni vengono bilanciate e rafforzate.
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